Tornare a casa: L'ingresso (guest post di Mamma Logopedista)


3.12.14



Tornare a casa è sempre bello; non importa quanto grande o quanto lussuosa sia, l’importante è che sia una casa curata, pulita e amata.
I bambini, seguendo il nostro esempio, possono imparare il rispetto per le persone, ma anche ad avere cura delle cose proprie e della comunità.
Oggi, quindi, parleremo dell’ingresso, un ambiente che sempre più manca nelle case. Un ingresso ben organizzato presenta la casa ai bambini e può assumere una valenza  catartica per grandi e piccini.
Catarsi: tralasciando la accezione più filosofica, potremmo descriverla come un processo di liberazione da uno stato di ansia o agitazione … questa estrema semplificazione del significato di catarsi potrebbe corrispondere a ciò che avviene nel momento in cui entriamo in casa e lasciamo fuori dalla porta preoccupazioni e ritmi frenetici dell’altra vita, quella che è fuori casa.
Ecco allora che l’ingresso ben organizzato, pulito, dove ogni cosa ha il suo posto,  può aiutare questo passaggio e darci subito una sensazione di leggerezza: un luogo definito dove spogliarsi del peso degli indumenti (e non solo), oggetti che inducono un senso di rilassatezza, una corretta illuminazione, alcuni rituali … insomma tanti possono essere gli elementi determinanti.
http://www.designperbambini.it/2010/10/ingresso-organizzato/

UN LUOGO DOVE SPOGLIARSI DEL PESO – catarsi
Così come fanno i giapponesi: togliersi le scarpe e avere rispetto del luogo, ma anche del proprio corpo. Camminare senza scarpe è ciò per cui siamo nati. Il bambino che cammina con i piedi nudi, ha una stimolazione completa e fisiologica, si rilassa e può stare a contatto con la terra … pavimenti in legno aiutano a mantenere temperature gradevoli anche in inverno. In alternativa una semplice calzina antiscivolo, piuttosto che le pantofole …
L’usanza di togliersi le scarpe è largamente diffusa nel mondo, con ragioni culturali spesso differenti, puoi scoprire qualcosa di più in questo divertente SCARPISFERO!

SPAZIO ALLE SENSAZIONI
Tornare a casa e sentirne il suo profumo … non c’è prezzo. Cosa più di un profumo conosciuto suscita un senso di appartenenza? Il profumo della mamma, del papà, del caffè che si fanno la mattina, della candela che piace a tutti agli agrumi … il bambino può davvero entrare in una dimensione in cui le sue sensazioni lo fanno stare bene.

RITUALI
i bambini che accedono ad uno spazio chiaro in cui ogni posto è dedicato a qualcosa, possono gestirsi bene.
Se la scarpiera è facile da aprire, allora forse le loro scarpe saranno riordinate più facilmente. Se il mobiletto o l’attaccapanni sono alla giusta altezza, di certo il bimbo sarà indotto a sistemare le sue cose.
Un piccolo spazio anche per appoggiare ombrelli, zaini e le cose più ingombranti può aiutare a disfarsene, ma nello stesso tempo, il giorno dopo, a recuperare tutto senza inutili perdite di tempo e nervosismi.


USCIRE DA CASA: IL MONDO LA’ FUORI
Così come è importante arrivare in casa e stare bene, altrettanto lo è, a mio parere, uscirne pronti, carichi e sereni.
Quante volte ci si perde a cercare le chiavi di casa, la cuffia di Giacomino che è sparita e l’ombrello preferito che quell’altro non va bene?! Un ingresso ben organizzato è forse il modo migliore per evitare che i nostri figli interiorizzino il mantra 2.0: “dai che è tardi!!”
E certo aprire la porta al mondo senza fretta e senza ansie aiuta ad affrontare meglio la nostra giornata.

Come sempre scrivere questi post per Kid’s Modulor è un grande piacere, questo in particolare, dove mi sembrava di non avere molto da dire, ha in realtà scatenato tanti ricordi della mia infanzia (sì perché è questo che probabilmente ricorderanno di noi i nostri figli) e una grande voglia di regalare serenità alle mie bambine …

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