E mentre i progetti dei mobili continuano lentamente il loro processo (è tutto molto lento per il mio desiderio di vederli già realizzati) continuo la mia parallela raccolta di giochi per bimbi senza tempo. Oggi rendo il mio umile tributo a questo semplice gioco d'incastri dalle mille possibilità che i miei figli adorano. Forse la sua forza risiede, come tutte le cose che raggiungono, o quasi, quel che chiamiamo bellezza e perfezione, nella sua stupefacente semplicità. Immediata semplicità che arriva anche ai bambini più piccoli senza filtri e senza intermediari. Gerardo, uno dei miei gemelli, da quando aveva 18 mesi è rimasto folgorato da questo gioco e camminava su e giù per tutta la casa seminando i suoi pezzi colorati in giro. Marta, la grande, invece fa delle sculture meravigliose. Sicuramente anche a Enzo Mari piaceva tanto, tanto tanto che ha tratto questo concetto essenziale per creare uno dei giochi più suggestivi e di infinite possibilità che si siano mai inventati... ancora oggi insuperabile: "Il gioco delle favole", che propone animali e figure stampate nelle sue tavole per inventare infinite storie nel bosco, nella notte, nella fattoria...
Anche Perludi ne ha fatto uso per i suoi "Max in the Box"... ma sarà sempre legittimo riutilizzarlo... ;)
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