Junior Mathe. Ok, adesso mettiamo a posto.


25.9.13

Non è una idea nuova:  Settembre è un mese d'inizi.  Per noi è stato un inizio rallentato, un inizio un po' tormentoso:  i gemelli hanno cominciato il loro percorso alla scuola dell'infanzia tra febbri, pianti, giochi, abbracci e terra tra i capelli; noi abbiamo cominciato una nuova ristrutturazione (e meno male!) tra viaggi, rilievi, disegni, poco tempo disponibile per lavorare e stress per la consegna e Kid's Modulor è partito con grandi emozioni, soddisfazioni, aspettative, e voglia di crescere.  Marta è l'unica rimasta senza grandi cambiamenti, contenta nella sua seconda elementare (e meno male!).

Comunque sia settembre è sempre un mese d'inizi.  E per me inizio, tra le altre, vuol dire sicuramente una cosa: mettere in ordine.  Si riparte sempre dai buoni propositi ed io personalmente ho bisogno in partenza di costruire una sorta di mappa fisica e mentale dove poi vado a mettere le cose, altrimenti, con la mia pessima memoria, mi perdo.

L'ordine per me è una necessità.  Mi piacerebbe riuscire a fregarmene quando la casa è un caos ma per me non è possibile.  L'ordine mi da pace.

Maria Montessori assumeva l'ordine come un pilastro fondamentale della sua teoria pedagogica.  Per lei non si trattava solo di un fatto di rispetto delle regole e di sana convivenza, ma  sosteneva che "i bambini hanno un bisogno profondo dell'ordine" (ne ho parlato in questo post).

Molte volte con i miei figli ho verificato questa innata necessità.  Non che non siano caotici, che cominciano una cosa e poi saltano a un'altra lasciando la prima, e poi buttano per terra, e poi se ne vanno, ecc, ecc.  Ma a volte se determinate cose non si mettono in un determinato modo possono innervosirsi a livelli inaspettati.  E devo anche dire che ultimamente sto sperimentando il fatto di coinvolgerli nel mettere in ordine i giochi con ottimi risultati (parlo dei piccoli, per Marta è un'altro discorso) osservando in loro estrema soddisfazione quando mi aiutano, prendere l'iniziativa e farlo da soli e soprattutto una capacità intuitiva di capire dove vanno le cose anche senza dirglielo, cioè, una loro capacità analitica.

A proposito di ordine oggi vi presento Junior Mathe.  Forse non sapevate che una mia passione è quella di scoprire vecchi giochi, forse anche fuori produzione, che trovo qualche volta in alcune cartolerie di vecchia data (vedi alcuni qui, qui, qui e qui).  Mi affascinano.  Mi affascina quest'idea della trasformazione del gioco nel tempo, come in alcuni anni si privilegiava un certo tipo di gioco che forse dopo scompare per dar passo ad un'altro.  Ma va bene, questo è un'altro tema.  Passiamo al Junior Mathe.



Prodotto dalla Ravensburg, forse negli anni 70's,  è un gioco per bambini da 5 a 10 anni, per 1 - 8 bambini. 

Il suo nome lascia intuire di cosa si tratta: le prime nozioni matematiche.  In particolare di un concetto base importantissimo, dal quale si parte, non per caso, in prima elementare:  l'insieme.

Riporto testualmente:
"Quando il bimbo mette in ordine i suoi giocattoli, compie già i primi passi nel campo degli insiemi:  egli sistema i cubetti nelle cassette, gli animali di pezza nello scaffale, le matite colorate nella scatola.  Nel fare ciò, il bimbo non è ancora conscio del fatto che sono le qualità dell'oggetto a decidere di quale gruppo quantitativo l'oggetto stesso faccia parte".

Il gioco è in apparenza molto complesso perché, come piace a me, offre molte varianti.  Per giocatore singolo, in coppia, in gruppo; partire dal identificare un'insieme, gli insiemi parziali fino ad arrivare all'insieme intersezione.  In realtà è molto semplice.

"Junior Mathe si propone di stimolare nel bambino la sua capacità di ordinare consapevolmente degli oggetti negli insiemi ad essi relativi.  Per creare un contesto piuttosto facile e per offrire al bambino possibilità di ordinamento facilmente comprensibili, questo gioco si bassa soltanto su due qualità o caratteristiche: (...) il colore e l'appartenenza dell'oggetto ad un concetto globale.  I colori in gioco sono il rosso, il blu, il giallo e il verde.  I concetti globali investono quattro gruppi:  gli animali, le piante, i veicoli e l'abbigliamento.  Tali gruppi vengono rappresentati da un simbolo".


Il gioco è costituito da queste cartine quadrate, che servono ad identificare l'insiemi, una serie di cartine rotonde con delle immagini (il retro specifica l'insiemi ai quali appartiene) e diverse tavole dove i bambini devono disporre le cartine in base alle loro caratteristiche.










(...) "Il gioco si fa interessante allorchè il bambino scopre che un oggetto può essere associato al tempo stesso a due insiemi, dato che, ad esempio, è verde ed è un veicolo".

ecc, ecc.

Interessante no?.  Sono pronta a far giocare Marta che mi da grandi soddisfazioni visto che, come me, adora la matematica.  Chi sa se un giorno si decida ad ordinare da sola la sua stanza?!. 

12 commenti:

  1. Mi pare interessantissimo questo gioco! È proprio uno di quei giochi che mi piacerebbe comprare per il mio nipotino... Però è ancora troppo piccolo per questo: ha due anni. Comunque: dici che si trova ancora in commercio? Se no potrei pensare, più avanti, a fargli una versione personalizzata... Davvero: è molto carino, glielo vorrei disegnare io!

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  2. Che bello!!!!!!!!!!... si!, faglielo tu!. Non si trova più in commercio. L'ho visto su ebay, usato, ma sono sicura che se lo fai tu sarebbe molto più bello. Tu nipote è troppo piccolo, però, per giocarci. Però può già iniziare a mettere a posto i suoi giochi, questo è un'ottimo allenamento!.

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  3. Eccolo:

    http://www.ebay.it/itm/Ravensburger-Spiel-Junior-Mathe-Farbwurfelspiel-1972-/150573711247

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  4. non so che ho combinato ma il messaggio che ho scritto prima si è disintegrato! ora ci riprovo... davvero bello il gioco, e, non posso tenermelo per me, credo sia davvero una fortuna avere una mamma come te! ciao e a presto f.

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  5. Grazie Federica!. Che bello avere come ospiti due disegnatrici così brave!. Adoro i vostri disegni!.

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  6. I tuoi post e le tue riflessioni sono sempre interessanti!
    Il tema dell'ordine è un fatto sul quale qui da noi dobbiamo moooooolto lavorare... ehm, a partire dalla sottoscritta... e stendiamo un velo pietoso! :-(
    Ma com'è che quando metto in ordine, non trovo mai niente??? :-0

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  7. heheh.. c'è chi si muove benissimo nel proprio (dis?) ordine. Io pure quando cambio posto alle cose vado a cercarle trenta volte nel posto di prima, finchè mi entra nel cervello la nuova locazione... Ma il tuo è sicuramente un caos creativo!.

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  8. eh...sono in ritardo con questo post, nel senso che l'avevo letto ma non commentato. bellissimo questo gioco, anch'io ne ho pensato uno che ha a che fare con gli insiemi. i giochi di "logica", che per i piccoli sono questi, mi piacciono molto perchè aprono porte su argomenti più grandi!

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  9. Allorà lo vedrò il tuo gioco!. Spero che questo possa esserti d'ispirazione.

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  10. sai che lo sto acquistando su ebay? invece per gli altri giochi vintage, pensi che potresti prestarmeli una giornata che me li studio un po'? intendo le carte logiche e quadricolor...
    comunque quando vai a foggia e torni alla cartoleria fammi un fischio se trovi qualcosa di interessante!
    bravissima sempre...

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  11. Ciao Frank, che bello trovarti tra i commenti!. Quando vuoi te li presto! Poi questo Natale andiamo a Foggia. Inmancabile il salto alla mia cartoleria polverosa, anche se già quasi tutti i giochi che avevano li ho comprati io !!!!!.. Un abbraccio.

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