Il balcone. Guardare e stare fuori. (Guest post di Mamma Logopedista)


4.2.15

Lascio la parola alla mia cara mamma logopedista che oggi ci regala un post veramente stimolante!.  Lascio a lei la parola e colgo questo piccolo spazio per ringraziarla per questo scambio ricco e proficuo che di certo non si fermerà qui!.
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 Il balcone.  Guardare e stare fuori.



Guardare e stare fuori in inverno, primavera, estate, autunno … i bambini adorano guardare fuori, e diciamolo, anche e soprattutto stare fuori. Un fuori diverso per ogni stagione, naturalmente, ma la magia non cambia mai.
Giocare con quel che c’è per i bambini, è molto bello. La fantasia è come una piantina, va annaffiata, curata …




Guardare e stare fuori in inverno.
Nasi appiccicati al vetro freddo. Quante volte da bambini abbiamo fatto le nuvolette? Tutti, prima o poi, abbiamo guardato dal vetro sperando nel primo fiocco di neve, che ancora me la ricordo quella volta in terza elementare quanta neve è venuta.
Io ero fortunata, in collina si potevano usare i bob. Oggi, in città, approfittiamo comunque degli sprazzi di neve e ci buttiamo  a calpestare  la neve fresca per lasciare le nostre orme, facciamo a gara, io e le mie bimbe, che per fortuna abbiamo un cortile.




E basta con “ti ammali!”, “non usciamo che c’è freddo …”: è giusto e importante per la salute stare fuori anche in inverno; non cresciamo bambini indifesi.

Guardare e stare fuori in primavera.

La neve si scioglie, le giornate si allungano, il sole ha la meglio sulle nuvole. Certo, coperti bene, ma subito fuori appena si può.
Sul balconcino o in cortile cominciamo anche la semina, con una piccola serra o come si può. Noi è qualche anno che ci proviamo, in realtà io ho il pollice nero, ma prima o poi qualcosa di meglio faremo, magari con l'aiuto di TOC TOC!
Poi i bimbi potranno innaffiare e pulire, vi ricordate che si divertono con poco.



Qui a Parma ciò che adoriamo fare appena il ghiaccio scompare dai bordi delle strade, è andare in bicicletta. Si comincia subito subito, per poi continuare fino all’autunno inoltrato. 

Guardare e stare fuori in estate.
Il caldo comincia, qui in Emilia, è afoso e soffocante. 
Ma basta una piccola tinozza, anzi anche meno, dei contenitori per fare travasi e pasticci di terra e zuppe di sassi, ma che c’è di meglio?! Tante attività alla Montessori che portano il bambino a fare i primi ragionamenti scientifici “perché galleggia?”, “perché va a fondo?”



Guardare e stare fuori in autunno.
Piano piano al mattino guardando fuori le bimbe vedono le giornate accorciarsi … saltellano meno, cominciano a cercare tra le foglie cadute la più bella da tenere, i bastoncini da collezionare. I colori cambiano, il rosso e il giallo sono gli amici di stagione.




Fuori, e ancora fuori. Finché si può. La bici ancora, finché si può.
Ma appena la abbandoniamo, non è un gran dispiacere i nasini tornano lì a fare le nuvolette e ad aspettare i prossimi timidi fiocchi di neve …

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Con questo post termina la serie di articoli dedicati alla Casa  Kid’s Friendly: E’ stato davvero un gran piacere essere ospite qui su kid’s Modulor ed ospitare a mia volta Adriana sul mio blog. Vi dirò che l’intesa è stata spesso stupefacente, la sensazione positiva di lavorare insieme a chi condivide pensieri ed idee, nonostante due professioni che apparentemente hanno ben poco in comune, è impagabile … perciò penso proprio che sentirete ancora parlare di noi … nuovi progetti? Vi aspettiamo presto e un grande grazie ad Adriana. 




4 commenti:

  1. care, il post è davvero interessante! Fuori, fuori, fuori... sempre: sono d'accordo. Pochi giorni fa sono stata felice di sapere da mia figlia che a scuola li avevano fatti uscire in giardino per "mangiare" una sorprendente nevicata (viviamo a napoli!). Perché qui, nonostante siamo in una città mai troppo fredda, dobbiamo combattere con l'idea perversa eppure diffusa che i bimbi all'aperto si ammalano, d'inverno. Grazie e a presto

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    1. Non solo dalle tue parti ... recentemente sono stata in Danimarca e lì i bambini escono sempre per lunghe passeggiate, anche piccolissimi. è un circolo vizioso, meno li porta fuori e più si ammalano nel momento in cui lo si fa ...

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  2. Post molto bello, come sempre. Concordo davvero sullo stare fuori il più possibile in qualsiasi stagione, forse noi italiani siamo un po' troppo apprensivi sotto questo aspetto e dovremmo prendere esempio dai paesi nordeuropei dove fa freddo sul serio ma si sta tantissimo fuori! Un aspetto che tu sottolinei e che a parer mio è molto importante è proprio quello di non dover crescere bambini indifesi: lasciarli giocare all'aperto anche col freddo, senza vestirli in modo eccessivo e maniacale aiuta il loro organismo a rafforzarsi, e questo è importantissimo! Io vivo in Sardegna e noi siamo soliti andare al mare tutto l'anno, vestiti adeguatamente; ti assicuro che nelle giornate senza vento e nei punti della spiaggia più riparati è possibile comunque mettersi in costume e qualche volta fare il bagno! Questo lo dico per sottolineare che fare il pieno di aria aperta e sole è un'ottima medicina naturale. Mi dispiace vedere invece che spesso in quelle giornate splendide ci sono bimbi che vengono portati in spiaggia con sciarpa berretto giubbotto e dopo mezzora sono sudatissimi... così si ammalano e confermano l'idea dei genitori che "d'inverno non si va al mare" .
    Scusa, ho scritto un romanzo!

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    1. no, vero vero!! Tra l'altro la pelle necessita di contatto con i raggi solari ... continua così

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